gli psicologi & gli psicoterapeuti

In Italia lo PSICOLOGO è un professionista sanitario; pertanto nell’usufruire delle sue prestazioni si effettuano delle spese sanitarie, deducibili dai redditi annui.

È psicologo chi ha una laurea di cinque anni e ha poi svolto un anno di tirocinio e ha superato l’esame di stato. È pure psicologo chi possiede solo la laurea di tre anni, anche se questo psicologo – senza esame di stato – può svolgere molte meno attività dello psicologo standard.

La laurea valida per fare lo psicologo è solo la laurea in psicologia. A seconda poi dell’indirizzo scelto nel “piano di studi”, la laurea è sempre in una qualche specifica disciplina (per es. disturbi dell’apprendimento, neuroscienze, criminologia, ecc.)

[poiché chi si occupa di psicologia spesso è un counselor, ricordiamo che il counseling non è una professione sanitaria, e per fare il counselor si può possedere qualsiasi titolo di studio. Diverso discorso vale per lo psicopedagogista il quale pure non è un professionista sanitario ma ha studiato pedagogia specializzandosi poi in psicologia.]

Lo psicologo ha l’obbligo, durante la sua pratica professionale, di attenersi al codice deontologico (del proprio ordine professionale), che è unico per tutta Italia, al fine di non incorrere in sanzioni e pene severe.

Uno psicologo può essere anche psicoterapeuta, specializzazione sanitaria che si acquisisce dopo la laurea in medicina o in psicologia.

Il medico che sia specializzato in psichiatria è già psicoterapeuta, senza bisogno di ulteriori specializzazioni.

È ovvio allora che se lo psicologo è un professionista sanitario, quando è anche psicoterapeuta è uno specialista della sanità, come il cardiochirurgo, l’anestesista, lo psichiatra, ecc. …

La specializzazione in psicoterapia non è mai generica ma è sempre in una specifica forma di terapia: psicanalisi, cognitivo comportamentale, gestalt, sistemica, rogersiana, transazionale, psicodinamica, ecc.

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